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Era dell'Acquario


equinozio7.gif (7947 byte)Da molti secoli, si attende il fatidico momento in cui il Sole, all'Equinozio di Primavera, non sorger� pi� assieme alla costellazione dei Pesci, come ha fatto da oltre 2000 anni fino ai nostri giorni, bensi in Acquario, dando il via ad una nuova Grande Era: l'Era dell'Acquario.

Quel momento fatidico, in cui la lancetta cosmica compie l'atteso scatto � finalmente arrivato. Tutto il mondo esoterico, i movimenti New Age, gli astrologi e i cultori di scienze spirituali attendono ormai da molti anni l'inizio dell'Era dell'Acquario che inizia proprio in questi giorni e il prossimo Equinozio di Primavera sar� il primo Equinozio, della storia a noi nota, in cui il Sole sorger� non pi� nei Pesci ma in Acquario.

E' un evento di enorme importanza, di cui ora non possiamo che intravederne le conseguenze, per cui lo annunciamo cos�, sottovoce e con modestia, come � nostro costume, ma gi� respiriamo l'aria di nuovi spaziosi orizzonti, di una cultura pi� libera, di una pi� ampia visione del mondo, di una Nuova Scienza che gi� in parte ci appartiene.

I moti della Terra.

Immaginate il Sole come un punto, attorno immaginate un cerchio, che � l'orbita della terra, attorno all'orbita un secondo cerchio, diviso in 12 settori di 30' gradi esatti ciascuno (in tutto 3600), ciascun settore � un Segno dello Zodiaco. Nel corso dell'anno la Terra compie, in senso antiorario, un intero giro intorno al Sole, il quale, osservato dalla Terra, sembra percorrere lo zodiaco in senso inverso (orario), entrando ogni 30 giorni circa in un nuovo Segno Zodiacale (Ariete -> Toro -> Gemelli -> ecc.). Il Sole cio� si trova sempre tra la terra e una costellazione che fa da sfondo, e osservando il cielo prima dell'alba, sembra di vederlo sorgere assieme ad una data costellazione, che varia di mese in mese.

Questo cerchio apparente compiuto del Sole (effittica) ha quattro punti cardinali, che sono gli Equinozi ed i Soltizi, di parficolare importanza � l'Equinozio di Primavera che fissa ogni anno l'inizio del segno dell'Ariete, ovvero il grado zero dello Zodiaco. Da quel punto del cielo, distanziati di 300 esatti si succedono tutti gli altri segni. Notate che parlo di "segni" e non di "costellazioni", in quanto, grazie ad un fenomeno fondamentale detto "Precessione degli Equinozi", noto agli astrologi dai tempi di Ipparco e anche prima, la costellazione che ha l'onore di ospitare il Sole all'Equinozio di Primavera non � sempre la stessa, ma varia molto molto lentamente nel corso dei millenni. Il Punto Equinoziale, ossia il grado zero dello Zodiaco in cui ha inizio il Segno dell'Ariete, si sposta lentamente all'indietro attraverso le costellazioni (Ariete -> Pesci Acquario -> ecc.).

Questo fenomeno � dovuto alla variazione lentissima della direzione dell'asse della Terra che far� anche si, ad esempio, che la Stella Polare, attualmente Alpha Ursae Minoris, nel 14.000 d.C. sia sostituita da Vega della Lira.

La "Precessione" � un fenomeno lentissimo, ma di immensa importanza, perch� scandisce le Grandi Ere. Affinch� il Sole attraversi a ritroso tutte le 12 costellazioni occorrono ben 26.000 anni (esattamente 25.776), e questo tempo costituisce un Grande Anno, un ciclo intero della Fenice cosmica. I!Equinozio resta in ciascuna costellazione per circa 2.160 anni (esattamente 2.148 anni), e ci� contrassegna una Grande Era dall'altra. Ora noi ci troviamo nel momento cruciale del passaggio, finisce l'Era dei Pesci, iniziata nel lontano 150 a.C. e comincia l'Era dell'Acquario che durer� fino al 4.146 d.C., un mondo nuovo � cominciato!

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La Nuova Era vedr� il rifiorire delle filosofie naturali. Nell'immagine uno schema della Grande Opera: Mercurio: la "Scienza sacra della natura" versa la propria essenza nel mare dell'inconscio collettivo da cui risorge Venere (IAmore universale, ma anche la nuova Anima Mundi) in piedi sulla pietra triangolare, assieme distillano l'argento e l'oro dei saggi. [Nicolas de Locques, Le rudiments de la philosophie naturelle, Parigi 1665, frontespizio.]

I Pilastri del Mondo.

Molti popoli antichi descrivevano l'Universo come provvisto di un Asse (Axis Mundi) che veniva normalmente rappresentato da un immenso Albero (si pensi ad Yggdrasil, l'immenso frassino dei popoli nordici) o da un palo, che si estendeva dal centro della Terra fino alla Stella Polare. Inoltre dai quattro punti cardinali dell'eclittica (Est = Equinozio di Primavera; Sud = Solstizio d'Estate; Ovest = Equinozio d'Autunno; Nord = Solstizio d'inverno) si dipartivano quattro pilastri ricurvi (quadranti di cerchio) che si riunivano all'Asse del Mondo in corrispondenza del Polo Nord celeste. Questi 4 pilastri formavano in realt� due cerchi massimi detti coluii; i coluri sono cerchi immaginari che collegano l'Est con l'Ovest e il Nord con il Sud passando per il Polo Nord celeste.

Nel "Mulino di Amleto" (Ediz. Adelphi) due professori Americani, von Dechend e Santilana del Massachusetts Institute of Technology, hanno evidenziato come in molte mitologie antiche e in molte costruzioni giunte fino ai nostri giorni, vi sia incluso una sorta di messaggio cifrato che illustra proprio la fase cruciale del passaggio epocale dovuto alla precessione degli Equinozi. 1 due coluri sono uniti con l'asse del mondo, per cui la rotazione dell'asse implica la rotazione dei coluri, che si spostano insieme ad esso nel cielo e formano l'impalcatura di una determinata epoca.

In altre parole, a partire dal 150 a. C. fino ai nostn_giorni, il Sole all'Equinozio di Primavera si e sempre levato nella costellazione dei Pesci, mentre all'Equinozio di Autunno si � sempre levato nella Vergine, nel Solstizio d'Inverno nei Gemelfi e nel Solstizio d'Estate in Sagittario. Quindi fino alle soglie dei nostri-giorni Pesci, Gemelli, Vergine e Sagittario costituivano i coluri, ovvero i 4 pilastri congiunti all'Asse del Mondo in corrispondenza del Polo Nord celeste. UInizio dell'Era dell'Acquario non solo ha sostituito il Primo pilastro (Acquario al posto di Pesci) ma ha scardinato anche tutti gli altri, per cui dalla Vergine, dai Gemelli e dal Sagittario si passa al Leone, al Toro e allo Scorpione.

Messaggi cifrati.

L’archeoastronoma ed egittologa jane B. Sellers dell'Isitituto Orientale dell'Universit� di Chicago ha evidenziato in TheDeath of Gods �n Ancient Egypt come nel Mito di Osiride, risalente ad almeno il 1450 a.C. (Testi delle Piramidi) siano contenuti tutti i numeri necessari per il calcolo della precessione, con un grado di precisione superiore a quello ottenuto da Ipparco nel I' sec. a.C.. Il valore ottenuto con i "numeri di Osiride" � infatti di 2 5.920 anni per la realizzazione di un ciclo completo, che � pi� prossimo a 2 5.776 (stime attuali) del valore di 28.800 trovato da Ipparco oltre milletrecento anni dopo.

Il tempo necessario per compiere al sole equinoziale uno spostamento di due costellazioni � di 4.320 anni circa, sorprendentemente nel Mito Norreno (Vichinghi) troviamo 432.000 guerrieri che escono dal Walhalla. Di certe tradizioni cinesi riguardanti un cataclisma universale si disse - sempre secondo la Sellers - che fossero scritte in un grande testo di 4.320 volumi; lo storico Berosso (terzo sec. a.C.) attribuii un regno di 432.000 anni ai re Sumeri che precedettero il diluvio e fiss� il tempo totale tra la creazione e la distruzione finale del mondo in 2.160.000 anni (2.160 anni � il passaggio in una costellazione). Nel calendario Maya compaiono continuamente unit� di misura basate sui numeri 72, 2160, 2.160.000. Nel Rigveda, W pi� antico dei testi vedici ci sono esattamente 432.000 sillabe. Il perimetro e l'altezza della Grande Piramide sono esattamente in scala 1:43.200 con la circonferenza e il raggio della Terra. Infiniti sono poi riferimenti al numero 72 (lo spostamento di un grado) ad esempio lo si trova nella cabala (72 angeli e 72 nomi di Dio), la Cina ha 72 venerabili, ecc.

Il fenomeno della Precessione � descritto fisicamente in molti antichissimi Miti, nella gi� citata opera ll Mulino di Andeto" si evidenzia un codice antichissimo che, secondo gli autori, dovrebbe risalire ad almeno 8.000 anni fa, ossia in piena preistoria, dato che la storia dell'Egitto a noi nota non va oltre il 3.150 a.C.. Molti di questi Miti descrivono il fenomeno della precessione come un vortice, o come un "mulino" che periodicamente viene scardinato e ricostruito per dare il via ad una nuova Era. Ad esempio nella mitologia Maya si narrava che il mondo fu sorretto per lungo tempo da 4 Bacab, quattro fratelli che Dio pose ai quattro angoli affinch� i cieli non cadessero. Quando questi Bacab fuggirono il mondo fu distrutto e ricreato con un nuovo cielo. Secondo Santillana e Dechend i sacerdoti-astronomi-matematici dei Maya non erano tanto ingenui da intendere la terra piatta con quattro angoli, ma usavano quell'allegoria per far intendere (divulgare diremmo oggi) e ricordare facilmente l'importantissimo fenomeno della precessione, anche quando la loro scienza fosse scomparsa con loro. I popoli scandinavi parlano di un "mulino cosmico" che macinava oro, pace e abbondanza a cui furono aggiogate dall'avido AmIodhi (o AmIeth, da cui il titolo del libro citato) due gigantesse (Fenja e Menja) che con forza sovraumana erano costrette a farlo girare, fino a quando, riottose e infuriate per essere state trattate da schiave, lo fecero girare tanto vorticosamente da demolire i suoi grandi pilastri fasciati di ferro. il mulino fu poi rubato da un re del mare, che gli fece macinare sale e infine il tutto fidi in vortice marino. E il ciclo pot� ricominciare. In un'altra versione si narra che An-deto avesse 9 fanciulle per far girare la macina, nove infatti � la rinascita di un ciclo su un piano superiore (mentre 8 lo � sul piano terreno).

Per ragione di spazio non posso qui riportare gli altri numeorsi esempi di vortici e mulini, che secondo i due autori citati, non sono altro che un linguaggio figurato inviato da una saggezza antica, forse dagli stessi "Dei" secondo Graham Hancock [Le impronte degh Dei - Ed. Corbacciol, e insegnato agli uomini agli inizi dei tempi affinch� giungesse fino ai nostri giorni per essere decifrato.

Le Grandi Ere.equinozio8.gif (31550 byte)

R. Bauval (The Orion Mystery) ha dimostrato che le tre piramidi di Giza (secondo Erodoto, di Cheope, Chefrem e Micerino) sono in realt� l'esatta riproduzione delle Stelle chiamate 1 Tre Re" della cintura di Orione, e in cui il Nilo riproduce fedelemente il tratto di Via lattea ad esse pffi vicino. D'altra parte lo stesso Ermete Trismegisto aveva affermato: "Ignori, Tu, o Asciep�o, che l'Egitto � l'immag�ne del cielo, e laproiezione in questo mondo di tutto l'ordinamento delle cose celesti. " [I Simboli Precolombiani - Ediz. Mediterranee I. Da accurati calcoli eseguiti sulla variazione della posizione della cintura di Orione a causa della precessione [Hancock, Op. citata] risulta che il progetto del complesso di Giza, se non gi� la sua edificazione, risalga approssimativamente al 10.450 a.C., corrispondente all'Era del Leone, ci� spiegherebbe anche, sempre secondo l'autore, Perch� la Sfinge che guarda sempre esattamente verso il punto Equinoziale (cio� a Est) abbia forma leonina e non di altro animale (ad esempio di Toro sacro), essa infatti rappresentava la Costellazione che faceva da sfondo al Sole nascente nel giorno dell'Equinozio in quella lontana Era.

10890 a. C. Era del Leone

8742 a. C. Era del Cancro

6594 a. C. Era dei Gemelli

4446 a. C. Era del Toro

2298 a. C. Era dell'Ariete

150 a. C. Era dei Pesci

1998 d. C. Era dell'Acquario

4146 d. C. Era del Capricorno ... ecc.

Come fosse l'Era del Leone non ci � dato a sapere, secondo Hancock ma anche secondo altri, fu sede di una fiorente civilt�, forse svanita in seguito a qualche cacatlisma geolgico, si era infatti verso la fine di una glaciazione e i racconti sul diluvio sono presenti nelle tradizioni di tutti i popoli e di tutti continenti. Meno ancora si conosce dell'Et� del Cancro, con forti componenti lunari-venusiane fu forse caratterizzata da una societ� di tipo matriarcale in cui prevalse il culto per la Grande Madre, come sembrano testimoniare numerosi reperti e statuette risalenti a quel periodo [cfr. M. Gimbutas - il Linguaggio della Dea].

I’Era dei Gemelli, come fa notare R.A. Schwaller De Lubicz (La Teocrazia Faraonica - Mediterranee), in Egitto fu caratterizzata dal fenomeno delle "Due Corone" dell'Impero ancora duafizzato. Vi era allora il Regno del Sud con la sua capitale doppia Nekben e Nekbeb, e il Regno del Nord, anch'esso con capitale doppia Dep e Pe. Egli fa risalire a questo periodo il mistero eliopolitano di dualizzazione primordiale.

L'Antico Impero fu dominato dall'Era del Toro. Fioriva nel contempo la Creta Micenea (quella del Minotauro) e in Egitto si veneravano i Tori Api e Mnevis. Al Toro succedette l'Ariete e quindi il culto di Ammone, numerosi "arieti", come riporta Hancock, si trovano menzionati anche nel Veccchio Testamento databili sempre nel secondo mifiennio a.C.. infine l'Era dei Pesci, a noi ben nota.

Il Libro pi� antico del Mondo.

Court Gebelin nella sua opera Mondo Primitivo (187 1) dice che se si spargesse la voce che un intero libro antichissimo degli Egizi � sfuggito alle fiamme che divorarono le loro superbe biblioteche, e che in tale libro � condensata tutta la loro scienza, allora tutti quanti vorrebbero conoscerlo. Questo libro - afferma sempre il Gebelin - nella realt� esiste ed � sotto gli occhi di tutti, si tratta del Gioco dei Tarocchi. Anche Eteilla, il parrucchiere che divenne il grande sacerdote della cartomanzia, proclam� che i Tarocchi sono il pi� antico libro del Mondo, opera di Ermete-Thot. Se queste affermazioni hanno fondamento, allora dovremmo aspettarci di trovare in questo libro, tramandato apposta per istruirci, una chiara traccia della Precessione e dell'Era dell'Acquario, la quale, stando a recenti correnti di pensiero, dovrebbe dare nuovo splendore alla Scienza perduta nella notte dei tempi.

In effetti la traccia esiste, innanzitutto il numero degli Arcani Maggiori � 21 + il Matto (il quale tradizionalmente non viene numerato), cio� come i secoli necessari per il passaggio di un'Era, che sono 21 + qualche manciata d'anni.

equinozio9.gif (16198 byte)Abbiamo visto che la demolizione dei vecchi "pilastri' porta alla comparsa di altri quattro, essi sono Acquario, Toro, Leone, Scorpione (ovvero l'Aquila, il cui simbolo � sempre stato associato nell'Antichit� allo Scorpione - si veda al riguardo S. de Ma�lty Nesle - L'Astrologia - Ed. ECIG), i quali, ben ci ricordano proprio l'Arcano M (11 Mondo), che secondo M. Sadhu (LaRotaMagi ca dei Tarocchi - Mediterranee) "Esso � un riassunto di tutte le esperienze egli insegnamenti raccb�usi nei precedenti". Ecco che nel XXI Arcano troviamo anche il "Mulino di Anileto", dice infatti Oswald Wirth (1 Tarocchi - Mediterranee) 41

Mondo � un vortice, una danza perpetua in cui nulla si ferma ... perch� il movimento � generatore delle cose". Nel XXI Arcano vediamo una dea che regge due bacchette (dominio sul mondo materiale e spirituale) e che "corre entro una ghirlanda di foglie come uno scoiattolo che fa girare la sua ruota" (lbidem). La dea dunque fa girare il "mulino" della precessione che ora ha quattro nuovi Pilastri: un Angelo che, come fa notare l'autore, � astrologicamente associato all'Aquario e "in attesa di risolversi in piogge sp�ritualmente fecondanti", un Toro, un Leone e un Aquila. Spiega Wirth "LAngelo e i tre animali sacri sono rappresentati nel cielo da stelle di prima grandezza situate ai quattro punti cardinali.- Aldebaran, l'occhio del Toro, Regolo, il cuore del Leone, Allair, luce deltAquila, e Formalbaut del Pesce Australe, che assorbe l'acqua sparsa dall’Acquario. Questi astri segnano l'estremit� di una croce i . 1 cui centro � la Stella Polare". in realt� Wirth commette un errore (o � un errore voluto?), in quanto sembra non sapere che Aquila � in realt� il nome arcaico dello Scorpione e la stella che completa la croce � Antares la gigante rossa "cuore dello Scorpione". D'altra parte Aldebran e Antares, come riferisce 0. P. Farcovi (Scritto negli Astri - Marsiglio Ed.); hanno sempre avuto l'appellativo di stelle reggenti, in quanto il sorgere del l'una coincide con il tramonto dell'altra e forniscono il pi� importante sistema di riferimento per lo Zodiaco Siderale (centro del Toro e centro dello Scorpione); le quattro stelle, grazie alla precessione, formeranno un'immensa croce che si estender� da Nord a Sud e da Est ad Ovest e su cui poggeranno, per i prossimi 2.148 anni, i nuovi "pilastri" dell'Universo.


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