Midsummer's
Eve (St. John's Eve)
Festival dei Solstizio d'Estate
Giorno
di S. Giovanni
Le
porte solstiziali. Mídsummer day San Giovanni, 24 giugno, "Midsummer
Day", il "giorno di mezza estate", dove, come narra shakespeare
nella celebre commedia, “realta' e sogno si confondono”, dove una porta si
apre, per mettere due mondi in comunicazione: visibile ed invisibile si
compenetrano, tutto diviene possibile. La porta è quella dei solstizio,
una è qui, al solstizio d'estate, e come narra omero, è volta verso il freddo
borea, affinché vi entrino gli uomini, l'altra è ai saturnali (Giovanni
evangelista), in dicembre, ed è volta verso noto, il caldo vento dei sud,
affinché di li escano gli dei. Giano bifronte è posto di guardia, in una mano
regge uno scettro, nell'altra una chiave, egli apre ciò che nessuno può
chiudere e chiude ciò che nessuno può aprire. Il Serpente Ouroboros gira
l'immensa ruota, ciò che prima era entrato ora esce, ecco una nuova stirpe,
forse la più antica.
Nessun
altro momento dell'Anno Magico è così ricco di simbolismi intrecciati, che
spaziano dalla cultura popolare, ai miti, alle più varie tradizioni. Mettervi
ordine in poche righe non si può. Potremmo partire dal significato stagionale,
il Sole, che giunto al massimo grado di levatura nei cielo, d'ora in poi
comincia a tramontare, così come il capo mozzato di Giovanni, tramonta per
lasciar posto ad una Luce maggiore, così come nello spirito dell'iniziato
Inizia a risplendere una nuova Luce interiore. Potremmo parlare delle Acque e
dei Fuochi, simbolo delle Nozze Cosmiche dei Sole con la Luna, ossia la fusione
di due mondi opposti, così come stanno ad indicare anche le PORTE SOLSTIZIALI.
O della RUGIADA, benefica e feconda. Potremmo parlare dei GRANDE NOCE, e dei
Frutto dell'opera che matura, o della MAGICA FELCE, il Fiore di San Giovanni, da
cogliere di a mezzanotte tracciando un cerchio con il COLTELLO. Tanti sono i
significati di questo Magico Evento che si svelano all'iniziato, e in parte di
molti si è già parlato, e poiché in queste note cerco sempre di accennare a
qualcosa di nuovo, vorrei parlarvi delle Divinità celebrate nell'Antica Roma e
di altre tradizioni più o meno popolari. Non è, come ho detto altrove,
mescolare il sacro con il profano, ma rendersi conto sempre meglio, di come
unica sia l'evoluzione dei sapere, e nel contempo, dello spirito umano, giacché
se invece di queste, io vi parlassi dei culto dell'estremo oriente, o di qualche
altro popolo della terra, scopriremmo solo nomi diversi e forse un diverso
grado di evoluzione, ma immutata resterebbe la sostanza. E quando qualcuno tenta
di soppiantare una Festa con un'altra, lo abbiamo già visto più di una volta,
non fa che ricalcare lo stesso tema, si veda Giano che lascia il posto ai
Giovanni, ma così è per tutto il calendario. E non che il vecchio sia falso o
il nuovo sia impostore, perché è cosi che deve andare, seguendo un filo logico
e superiore, ed per questo che oggi, ritornano i Festival (vecchi o nuovi?) con
la Magia Suprema. Ogni volta voi vedrete una sfaccettatura dell'insieme, il
quale, ormai lo sapete, solo si può intuire seguendo i vari gradi
dell'iniziazione, ma via via un tassello dopo l'altro, il disegno si formerà, e
allora ringrazierete Iddio dell'illuminazione.
FORS
FORTUNA
Nella
Roma Antica il 24 Giugno si festeggiava la FORTUNA. Questa divinità era padrona
dei caso, capace quindi di favorire o meno le umane sorti. Era questa la Dea a
cui si potevano affidare anche coloro che vivevano “sine ade aliqua”, cioè
che speravano solo nella buona sorte. In questo giorno, come nei Saturnali,
l'altro Solstizio, era concesso ai servi di burlarsi dei padroni e si dava
ampio spazio a festeggiamenti e libagioni. Il parallelismo però è più
profondo. Saturno, se vi ricordate, era stato il Dio che aveva posto fine al
caos primordiale, aveva insegnato l'agricoltura all'italico Giano e promulgate
le prime leggi dei vivere civile. Con Saturno era stata la mitica Età dell'Oro,
poi misteriosamente (dice il mito) finita. Ed ecco, all'altro Solstizio, un
nuovo tentativo di vincere il Caos, ma non grazie all'ingegno saturnino, grazie
alla Fortuna, capace non tanto di mettere ordine nel disordine, ma ADDIRITTURA
Di CONTROLLARE LE LEGGI DEL CASO, ossia di capire in modo razionale il caos,
tanto da poterlo dirigere a risarcimento. Il caos, inutile dirlo, è visto anche
come oscurità, terreno insondabile, un po' come il Sole che, dal Solstizio in
poi, cede il passo alle tenebre. Imparare a dominare le leggi dei caos è il
Grande Compito dell'Iniziato. Il caos, inoltre è quel terreno oscuro e
insondato interiore, che deve invece essere esplorato e regolato: chi ci riesce,
è egli stesso la dea Fortuna e conosce le leggi più segrete. Da Saturno alla
Fortuna, c'è un salto di MILLENNI, un salto che va dalla nascita
dell'agricoltura, alla teoria dei quanti, con cui la scienza tenta di arginare
il caos, e di poterlo prevedere e guidare. Quindi chi pensa che la Fortuna sia
una Dea frivola si sbaglia, è il massimo grado dei sapere, forse il traguardo
stesso di ogni ricerca. A noi, per ora ci basterà magari sapere, che al
Solstizio regna la Fortuna, la più complessa e matematica delle Ani, e un po'
la nostra Pietra si imberrà di lei, così come la RUGIADA scende attraverso il
verde mallo della noce, oltre il guscio, fino all'anima dei frutto, e se non
altro, (è il caso di dirlo!) ci porterà ... fortuna.
IL
PUGNALE DEL COMANDO
E'
la Festa di Mezz’estate, uno dei giorni più esoterici dell'Anno. Di Lei si
ha traccia in ogni popolo e in ogni cultura. Del Midsummer Day, che è secondo
solo ad Halloween come notorietà popolare, hanno parlato poeti e scrittori (si
pensi al Sogno di una notte di mezza. estate di William Shakespeare); in ogni
calendario una festivìtà importante è sempre ricorsa il 24 Giugno, affinché
il simbolismo dei SOLSTIZIO D'ESTATE fosse tramandato e celebrato.
L'Uuovo
e il Fuoco, la Spada, sullo sfondo una Via Luminosa che porta "dentro le
mura" su cui svettano 7 merli. L'Uovo qui ha un duplice valore, sia della
Grande Opera raggiunta
(l'Uovo è un altro simbolo della Pietra) e realizzata, ma anche di Mistero da
svelare. L'Uomo infatti è armato di Spada [che in questo contesto vale coni e
il Pugnale dell'Arte, più adatto al nostro secolo] simbolo di strumento di
SUPREMA‑ PURIFICAZIONE (la purificazione massima è con la Spada e il
Fuoco, si pensi ùila Spada infuoca del Superno Michael), ma anche STRUMENTO DI
POTERE che può rompere il guscio dell'ignoranza. L'Uomo dopo l'ultima
purificazione e la conoscenza, passerà ancora davanti al Fuoco, per entrare
infine nella Città della, ossia nel luogo custodito e difeso. In questa antica
rappresentazione ci . sono molti dei significati del Solstizio e vi invito a
meditare.
In
questo giorno realtà e trascendenza sono, tra di loro strettamente intrecciate;
una porta si apre, è il simbolico Giano Bifronte, signore dei passato e dei
futuro, guardiano delle soglie, che ruota sulla sua terza faccia misteriosa,
proprio quando il Sole è giunto nel punto più alto dei cielo, da dove inizierà
la sua lenta discesa fino, all'altro Solstizio, quello d'Autunno [i
Saturnali].
Giano
regge una chiave e uno scettro: conoscenza e potere, Egli apre ciò che
nessuno può chiudere ed ecco che una Porta si dischiude, al Solstizio, per
breve tempo, versò Aquilo, il vento dei Nord, da essa gli Uomini possono
entrare per conoscere e ricevere i misteri, poi Giano chiuderà di nuovo ciò
che. nessuno può aprire, “Due porte mettono ad esso: ad Aquilon si volge
l'una, e schiudesi all'uom l'altra, che Noto guarda, ha più dei divino, ed un
mortale per lei non varca... ”[Odissea: XIII, 133, 137].
IL
FIORE MISTERIOSO.E IL CERCHIO.
Narra
una leggenda, che il Fiore, detto di San Giovanni, sia un fiore candido e
luminoso, capace di diffondere una luce intensa che avvolge tutto ciò che lo
circonda, e che dona poteri occulti e grandi conoscenze a colui che ha la buona
sorte di vederlo sbocciare. Per vedere il Fiore, il novizio deve recarsi in un
bosco prima della mezzanotte, sedersi presso una felce, tracciare un cerchio
attomo a sé e alla pianta, è quindi mettersi in paziente attesa, senza
distrarsi e senza prestare ascolto a chi vuole distoglierlo dal proprio
intento, perché il Fiore sboccia all'improvviso e il suo splendore dura un
solo istante, e bisogna essere pronti o l'occasione é persa fino al prossimo
anno. Ovviamente si tratta di una allegoria, la Felce non fa fiori [appartiene
alle crittogame e si riproduce per spore], ma la Felce è una pianta primitiva,
che sta a indicare come la conoscenza che cerchiamo vada cercata risalendo
alle radici dei tempo, il Fiore, già di per sé simbolo della fugacità delle
cose, è descritto ancora più evanescente, basta un attimo di distrazione,
per non cogliere il momento "magico"; nel Fiore è racchiusa
l'immagine dei "centro", il suo colore bianco è un attributo lunare,
siamo sotto il segno dei Cancro, nel pieno dominio delle Acque Superiori. Il
novizio è invitato a tracciare un cerchio attorno a sé, il processo sottinteso
e: quadrato (materialità, mancanza di unità interiore) > ottagono (stato intermedio,
gli otto Festival esoterici) > cerchio (unità interiore, l'Anno Magico
completo), già altrove ho fatto notare come questo schema quadrato >
ottagono > cerchio sia lo stesso usato nell'architettura delle cupole, che
sono il simbolo più maestoso dei desiderio di ascesi. Il Fiore, come il calice,
è una cupola capovolta, che deve ricevere, al contrario della campana, che
una cupola che diffonde dell'alto al basso, ma torniamo al nostro discorso. Il
cerchio, si badi bene, non ha, come si legge su tanti libri di pseudo‑magica,
lo scopo di proteggere chi opera da spiriti malvagi questa è una grossolana
distorsione del significato di cerchio, che va invece inteso sempre come ho
detto sopra, ossia come processo di maturazione interiore, senza il quale
nessuna iniziazione è, possibile. Quindi tracciare il cerchio significa
sviluppare quella unità interiore che si trova anche in molte filosofie e
pratiche orientali e, che per altre vie, si cerca di raggiungere con la
meditazione ed altri esercizi spirituali, per la nostra, con l'Anno Magico.
IL
PUGNALE SUPREMO DEL COMANDO.
L'Arte‑Suprema
è il metodo per avvicinarsi nel modo giusto ai grandi misteri, è lo studio
del trascendente e il modo di usarlo nel quotidiano, anche per le piccole cose,
perché è di queste che noi viviamo. A nulla serve una grande Scienza sa non
sa farsi piccola e duttile, capace di soccorrere là dove il bisogno impone.
Il Festival Esoterico dei giorno di San Giovanni ha come SCOPO ELETTIVO, LA
CONSACRAZIONE DEL PUGNALE SUPREMO DEL COMANDO. Si tratta, per molti, di un
dono molto al di ,sopra della propria evoluzione spirituale, ma è LA
SCIENZA ESOTERICA CHE TRACCIA IL CERCHIO, affinché sbocci il Fiore della
Conoscenza e dei Potere, anche a vantaggio di chi ha ancora molto cammino
davanti a sé.
Nella
magica Notte di Mezz'estate, chiunque eseguirà il I Festival dei Solstizio,
potrà consacrare personalmente e perse stesso il Pugnale dell'Arte, uno
strumento di grande potere sui mondo invisibile. Nel Buddismo il coltello è
visto simbolo di liberazione, capace di recidere i legami dell'ignoranza.
Nella tradizione occidentale il pugnale, che si può nascondere nei vestitI,
è simbolo di, potere nascosto, a differenza della spada. che è potere
manifesto.
Il
Coltello va visto come momento di localizzazione della volontà, il quale
attraverso la consacrazione ricevuta nel Festival, diviene strumento di
amplificazione e di comando. E' come se il varco, la porta dei Solstizio che
mette in contatto visibile e invisibile, fosse apribile a piacere grazie al
coltello, ma non dimentichiamo che in tutti noi vive una duplice natura,
materiale . e spirituale, di cui la seconda è sempre già nell'invisibile, e
quindi il compito dei Coltello é solo quello di focalizzare il volere, che
non deve essere confuso desiderio, ma volontà attiva che agisce e influenza
le cose e gli eventi.
Con
il Coltello sarà possibile
comandare Entità elevate, affinché eseguano il nostro volere, e ancora una
volta, poiché questa è Scienza Esoterica e non religione, ognuno creda ciò
che vuole, ossia che in fondo è solo un potere della nostra mente, oppure che
realmente un Spirito benevolo ci ascolta ed ubbidisce, dal lato pratico ciò
non ha importanza, sarà poi l'evoluzione spirituale, non ultima quella dei
Festival dei Solstizio d'Estate a fare luce là dove la semplice ragione, non
può arrivare. L'importante è invece farsi un'idea ' dei complesso simbolismo
dell'Anno Magico, in cui sembrano confluire secoli, addirittura millenni di
cultura e di tradizioni, e di cui molto ancora sopravvive nelle nostre usanze e
nelle feste popolari.
Mercurio
versa la quintessenza "ancora calda di distillazione, mentre da venere
discende una seconda Acqua, si "ribalta la clessidra della Vita". Così
recita lo Zoroaster, scritto, secondo la leggenda, su pelle di drago
nell'Anno.del Mondo 1996, che non è il nostro 1996, o forse lo è, perché solo
oggi l'antico Féstival dei Solstizio d'Estate ha riacquistato il suo antico
potere. Tale libretto fu tradotto in tedesco dall'arabo nel 1236. Il disegno
sintetizza l'unione delle Acque Superiori distillate, ossia purificate e
arricchite, con le Acque inferiori, ossia è la realizzazione della completezza,
la tracciatura del Cerchio che conduce all'Uovo. La clessidra che si inverte ha,
come tutti simboli ermetici, almeno due significati, il primo è quello di una
rinascita, di un livello di esistenza che inizia, il secondo è quello di un
capovolgimento delle relazioni fra il mondo superiore e quello inferiore (Shiva
capovolge periodicamente la clessidra della creazione). Il capovolgimento della
clessidra vale come il Sole al
Solstizio
che inizia la fase discendente, le Acque sono leAcque solstizìali, fusione non
di due opposti paralleli, ma di due opposti per altezza. Se vi ricordate a
Calendimaggio il simbolo era la X (la Croce di Sant'Andrea), ora nei due vasi
vuoti scorre la sabbia, anzi, ciò che era in alto è finito in basso e
viceversa, come vuole la più ferrea tradizione dell'Ermetismo.
LE
STREGHE E IL GRANDE NOCE.
Presunzione
e superstizione, sono le due facce della stessa medaglia, che il tempo conia a
misura d'uomo in ogni momento della sua storia. L'Arte è anche saper correre
nel sottile filo che le separa, e come Piano Bifronte, sapere vedere o l'una
è Yak tra, tenendo per sé il mistero della faccia nascosta.
Il
Grande Noce, di Benevento che, secondo la leggenda, era punto di ritrovo delle
streghe che, nel solstizio d'estate, a, centinaia si radunavano sotto le sue
fronde, va confrontato con l'altra tradizione, che vede il Noce come il Grande
Albero cosmico a cui rubare i frutti, ancora acerbi, nella notte di San
Giovanni, percuotendone i rami con grosse pertiche (mai con strumenti di metallo),
a piedi nudi, per beneficarsi fino in fondo della miracolosa rugiada. L'infuso
alcolico ottenuto da queste noci (il nocino!) è considerato una panacea.
Due
modi diversi per dire la stessa cosa, uno, quello delle streghe e del Grande
Noce, che è nel contempo una condanna, l'altro, più pagano, ossia
sopravvissuto nella cultura dei villaggi (i "pagi") e, in un certo
modo scampato al processo di demonizzazione che ogni nuova autorità religiosa
compie inesorabilmente (e senza mai riuscirci del tutto) Verso ciò che l'ha
preceduta, il quale invece ci mostra un lato più benefico della. stessa
medaglia. La noce, come la mandorla, fu un importante. simbolo paleocristiano il
mallo tenero è la carne, il duro guscio rappresenta le ossa, e il dolce
gheriglio è simbolo dell'anima. L'olio. è fonte di luce, e quindi simbolo di
conoscenza. La noce poi ci ricorda per la sua forma l'uovo filosofico, che in
questa fase si è fatto uomo, con carne, ossa e anima, e quindi è il compimento
della Grande Opera, il tracciamento di quel. cerchio interiore di cui si parlava
prima, che trova maggiore perfezione nell'ovale (di questo ne riparleremo).
Vedete adesso, come le streghe sotto il Grande Noce e iI miracoloso nocino,
non siano che due modi alterati di vedere un simbolismo esoteríco più perfetto
e profondo? Simile alla noce è la mandoda, che oltre a significare la
conoscenza nascosta sotto il guscio,. è anche simbolo di fertilità, per il
suo seme protetto in modo racchiuso. Ecco dunque, che la mandorla, ricoperta
di un dolce guscio di zucchero, si fa confetto per augurare agli sposi fertilità
e una prole sana e numerosa, e nel contempo è simbolo sacro della foro unione.
Tutto ciò che ci circonda è denso di cultura esoterica, ma molti non lo sanno
vedere.
IL PUGNALE SUPREMO DEL COMANDO.
Come
già anticipato nelle pagine precedenti, l'AZIONE CARATTERISTICA ED ECCEZIONALE
del Festival della notte di San Giovanni è la CONSACRAZIONE PERSONALE DEL
PUGNALE DELLARTE
Questo
strumento servirà per un anno solare intero, ossia fino al 24 Giugno, per fare
infinite richieste nei numerosi settori di competenza.
Poiché
questa non è la prima edizione del Festival del Solstizio, molti di voi hanno
già potuto sperimentare quante e infinite siano le virtù del Pugnale dell'Arte,
e sono certo che molti altri lo vorranno possedere. Il Pugnale è uno strumento
sperimentato e concreto, frutto di una Scienza Millenaria che vede oggi una sua
grande riscoperta e riedificazione nel rispetto della più rigorosa Tradizione
Esoterica.
Ci
sono vari modi per usare il Pugnale, si possono guidare le grandi decisioni
della vita, ma anche proteggere i piccoli eventi del quotidiano, le decisioni,
le scelte, gli incontri, i giochi e le scommesse. Lo stesso pugnale serve per
rimandare il male a ' chi lo ha scagliato, per rendere, come si suol dire, pan
per focaccia a chi tenta di ostacolarci, Vi sono persone che non escono di casa
senza il Coltello dell'Arte in tasca e ogni qual volta devono affrontare un
colloquio importante, un appuntamento d'amore, trattare un affare, convincere
una persona, ottenere un prestito, un favore, punire un nemico, allontanare un
rivale e così via, prima di ogni cosa si appartano qualche minuto e, impugnando
il Coltello, chiedono l'appoggio della potente Entità preposta. Ci sono
infinite occasioni in un Anno, in cui è importante poter contare su di un
aiuto; il Fiore della notte di San Giovanni si dischiude solo per pochi
istanti, chi manca all'appuntamento dovrà aspettare la prossima occasione.
LA
RUGIADA, I FUOCHI E GLI ALTRI SIGNIFICATI.
E'
sempre dal simbolismo stagionale che dobbiamo muovere i nostri passi, per
tentare un'interpretazione esoterica. Molto diffusa nella cultura popolare è_11de.ntificazione
dei Sole, che dal solstizio, d'estate in poi raggiungerà ogni giorno un punto
un po' più basso nel cielo (il giorno si accorcia), con il capo mozzato dei
Battista. E come, Giovanni doveva tramontare affinché una Luce più fulgida
prendesse il suo posto, altrettanto il Sole discende lentamente verso l'Antro,
affinché una Luce nuova, interiore, si accenda nello spirito dell’iniziato.
Giano era l'antico guardiano dei due Solstizi, ora,'nel calendario,troviamo
al suo posto i due Giovanni (Janus‑>Joannes), i nomi hanno radici
diverse, e forse poco importa che si assomiglino, ma in campo esoterico poco
succede per caso, e d'altra parte il simbolismo è stato rispettato, anzi si
è arricchito, c'è una legge in tutto questo che va oltre l'umano volere, e
ancora oggi, ai solstizi, qualcuno apre ciò che nessuno può chiudere e
chiude ciò che nessuno può
aprire.
La
rugiada benefica della Notte di San Giovanni, forse oggi conterrà un po' di
anidride solforosa o tracce dei vari ossidi dell'azoto, magari un po' di scorie
sfuggite ad una centrale nucleare, ma a noi serve ancora, perché non è dalla
sua parte materiale che ci avvantaggiamo, ma da quella invisibile che è
ancora pura, e nessuno la potrà inquinare. Non. è lontano il tempo, in cui si
troverà la giusta misura delle dose, il fondo è stato toccato, ora non resta
che da, risalire. Nella RUGIADA lo studioso deve leggere l'Acqua Superiore,
che si infonde nel frutto, dell'Opera che volge. verso la Saturazione‑
L'Acqua è il mezzo di purificazione, ma la Purificazione maggiore c'è già
stata alla Candelora, quest'Acqua è più che purificatrice, è apportatrice di
nuove virtù. Ovviamente non è nella rugiada fisica, che coglieremo queste
virtù, ma l'uomo ha anche bisogno di cogliere e vivere i segni delle stagioni,
per cui, uno sguardo al cielo stellato in questa magica notte, non potrà che
giovare e farcii sentire parte integrante della creazione.
SUBLIMATIO
Con il Solstizio d'estate ha compimento
la "rubedo", la fase è detta SUBLIMATIO, che è raffigurata un può
su tutto il nostro nuovo materiale. Senza entrare ora nel linguaggio degli
alchimisti che è molto difficile da capire, la SUBLIMAZIONE rappresenta, come
già detto, il massimo della purificazione, ma, come sempre, va vista anche come
TRASMUTAZIONE in una nuova sostanza, in quanto il SOLSTIZIO D'ESTATE infonde
IL POTERE E LA CONOSCENZA, che meglio vedremo parlando in dettaglio delle
azioni dei PUGNALE DEL COMANDO. La trasfigurazione del Mercurio con il Fuoco.
Deve aumentare il "Fuoco" inferiore. Mentre decresce (dal Solstizio)
quello esteriore [Bárchauseri,Elernentachemiae(1718).